Strategie-Competenze-Crescita-Innovazione-Leadership-Capitale Umano.

 Per ottenere risultati importanti serve determinazione ma se non ne conosci i limiti, puoi andare incontro a pene che puoi tranquillamente risparmiarti.


Il confine tra determinazione e ostinazione è sottile, e puoi ottenere risultati solo se lo sai riconoscere.

Ho fatto l’errore di superare questo confine tante volte nella mia carriera di atleta, la voglia di fare e di arrivare in alto era tanta, ma la vita è fatta di regole e di conseguenze che se non impari a vedere in anticipo, la sofferenza e il rimpianto sono assicurati.

Certo, se alle prime difficoltà e ostacoli molli e cambi desideri e obiettivi non combinerai grandi cose nella vita, ma non lo farai neanche se, quando sarà necessario, pur di non cambiare idea, strategia o obiettivi, continuerai a perseverare solo per dare sfogo al tuo ego e sentirti più “tosto”.

Fai attenzione se la tua determinazione si è trasformata in cieca ostinazione.

La cieca ostinazione non paga mai, l’intelligenza di leggere il momento che vivi, essere obiettivo con te stesso e capire quando devi continuare e quando devi cambiare, ti spalanca le porte alla serenità e alla realizzazione. 

Ti senti determinato o stai diventando ostinato? 
Parliamone nei commenti, facciamo curworking su questo blog, cerchiamo di avere una politica alternativa diversa, cecando di avere una strategia, soprattuto nei fondamentali che caratterizzano l'efficacia dell'azione che si va a determinare in ogni ambito, ma nella politica odierna c'è bisogna di tanta strategia e di avere più persone che si avvicinano alla politica uomini e donne. 


E proprio in questa direzione che dobbiamo lavorare, indurci a fare sempre meglio, proprio su questo cerco di riprodurvi una riflessione o meglio una visone di futuro che l'Europa ci pone:
La commissione Ue ha stabilito che il 2023 sarà l’Anno europeo delle competenze. La formazione continua e l’acquisizione di nuove skill sono due dei punti fermi su cui progettare il futuro del lavoro, tra crescita sostenibile, competitività e innovazione.

Le sfide di oggi richiedono competenze nuove basate su un approccio interdisciplinare e data-driven. Per questo è necessario ripensare l’idea tradizionale di capitale umano per preparare le nuove generazioni a una società interessata da trasformazioni continue, spesso anche inaspettate come insegnano i fatti degli ultimi anni.

Capacità di analizzare i dati a disposizione, curiosità, adattabilità ed emotional intelligence sono elementi indispensabili per adeguarsi al cambiamento del lavoro tradizionale. Lo sarà ancora di più, però, una nuova concezione della leadership in senso proattivo per una governance in grado di affrontare le sfide globali e future.

Una necessità che risulta ancora più evidente alla luce degli indicatori dell’Indice DESI 2022 che dimostra un’Italia in ritardo rispetto alla media europea sull’acquisizione delle competenze digitali di base.

Le dichiarazioni di intenti su nuovi investimenti nel campo della formazione oggi non sono più sufficienti. Per garantire al Paese un ruolo da protagonista negli scenari economici del futuro è necessario ripensare al più presto il sistema della formazione per un vero Nuovo Piano Marshall italiano.

Sulle colonne di FORTUNE ITALIA una riflessione sulla rivoluzione del capitale umano che non possiamo più rimandare. Un tema che al centro anche dell’attività dell’Osservatorio Nuove Competenze sviluppato da Intesa Sanpaolo insieme al Centro di Ricerca in Strategic Change Franco Fontana di Luiss Guido Carli University nato proprio con l’obiettivo di studiare il mondo del lavoro per fornire le coordinate per anticipare i cambiamenti.

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