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Visualizzazione dei post da agosto, 2023

Med Wind è ora di affrontare seriamente la situazione

Il progetto di eolico offshore “Med Wind” Il progetto Med Wind prevede la realizzazione fra il 2024 e il 2030 di un parco eolico offshore molto al largo delle Isole Egadi, con una potenza installata di circa 2,8 GW e una produzione stimata di 9 TWh l'anno. Il parco sarebbe composto da 190 turbine galleggianti. Costruire il più grande parco eolico offshore galleggiante del Mediterraneo e nel contempo una filiera legata all’eolico in Sicilia. Sono le due vie per il parco eolico che Renexia del Gruppo Toto ha in programma di costruire al largo della Sicilia, a 60 chilometri dalle coste dell’Isola e a 40 chilometri dalle Isole Egadi. Un progetto che, nonostante il parere contrario delle commissioni dell’Assemblea regionale siciliana, va avanti mentre il management di Renexia accelera sul fronte del confronto con il territorio, i sindacati e le imprese: nelle prossime settimane, per esempio, punta a incontrare i pescatori. Lo ha detto il direttore generale di Renexia Riccardo Toto inter

Le Banche 🏦

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Si può discutere di tutto, ma davvero era ragionevole pensare che potessero essere lasciate al 100%, nella disponibilità delle banche e dei loro azionisti, le super-performance economiche delle banche, per la parte di esse che sono generate non già dalla encomiabile capacità imprenditoriale dei board nello strutturare prodotti finanziari innovativi e gestire al meglio il rischio di credito, ma soltanto dal fatto che negli ultimi 12 mesi i tassi a favore delle banche sono stati adeguati in tempo reale alle decisioni BCE, mentre quelli a favore della clientela sono stati mantenuti a zero o quasi? Qui non si parla di extra-tassare l’abilità imprenditoriale e il profitto d’impresa di qualcuno, ma una pura e semplice congiuntura finanziaria che lo strabismo nell’adeguamento dei tassi creditori e debitori ha trasformato in una sorta di vincita al superenalotto (e le vincite al superenalotto sono tassate). Lasciatelo dire a chi è il primo a difendere le banche dal solito populismo antibancari

PNRR siamo onesti per favore!!!! in termini politici.

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Vorrei dire al Mov5Stelle che i soldi del PNRR non sono stati dati a Conte per la sua bella faccia (si fa per dire) o come premio al suo operato, se mai è stato il contrario, i soldi del PNRR ci sono stati riconosciuti perché versavamo, grazie a Conte, nel disastro totale! Per lo più bisogna ricordare che: glieli avevano promessi, non dati. Per fortuna che Draghi è intervenuto prima che Conte consegnasse le due paginette della lista della spesa. Essendo il criterio del RF "prende di più chi peggio sta", Conte è stato il più bravo ad essere il peggiore (vedi tabb.) e si è meritato il premio. ed allora è giusto che si riprendono le parole del capo dello stato Mattarella, PNRR: Dobbiamo avvertirne tutti il carattere decisivo per l’avvenire dell’Italia e tener conto, pertanto, allo stesso tempo, di non esserne estranei; di esserne, certamente in misure diverse, responsabili; di dover recare apporti costruttivi. Questa è la sintesi perfetta che Conte non è stato di cog

"Abbiamo abolito la povertà" slogan dei più azzeccati!!!!🤣🤣😂🤣

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"Voglia di lavorare saltami addosso, lavora tu per me che io non posso". Non credo sia venuta meno la voglia di lavorare. Se mai è venuta meno quella retorica borghese del lavoro a tutti i costi che stava dietro a questo proverbio sui fannulloni messi in frontale contrapposizione agli uomini probi, gli uomini che vivono onestamente del frutto del proprio lavoro.  Come è anche venuta meno (fortunatamente) la disponibilità di molti a fare lavori miseri perché privi di senso e perché poco dignitosi. Lavori che non danno minime gratificazioni, non solo economiche, e che accetti solo se sei disperato o non hai alternative.  Si tratta pur sempre di un incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro. Per cui bene richiamare la "voglia di lavorare" sul lato della offerta ma, certamente, qualcosa di nuovo e di meglio va fatto anche sul lato della domanda, di certo il reddito di cittadinanza è stato favorevole a chi pensava di rimanere a casa percepire renddito per poi fare

Il Lavoro

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Sono 500 / 600 mila i "posti di lavoro" vacanti. Lo si ripete da almeno 25 anni con l'idea che sarebbero "posti" pronti per essere facilmente occupati da disoccupati e (ora) ex percettori del reddito di cittadinanza.  Eppure il fatto che questo incrocio "meccanico" non si realizzi potrebbe aiutare a capire che le dinamiche del mercato del lavoro sono ben più complesse delle rappresentazioni giornalistiche e degli slogan della politica.  Se domanda e offerta di lavoro non si incrociano non è (solo) per carenza di informazioni, piattaforme informatiche, intermediari. Non è questione di "posti" da occupare ma di professionalità che mancano e non si costruiscono in pochi mesi / anni e anche di remunerazioni non adeguate all'impegno richiesto agli aspiranti candidati.  Rilanciare i centri per l'impiego o fissare una tariffa salariale per legge non sono dunque la soluzione del problema che richiede invece di ripensare profondamente, da part

The Line e Neom City le città del futuro. Arabia Saudita 🇸🇦

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Immaginate due file di grattacieli alti 500 metri (ben più dell'Empire State Building di New York, che si ferma a 381 metri), con uno spazio "aperto" interno ampio 200 metri occupato da mezzi di trasporto e luoghi di ritrovo, che si estendono per 170 km nel deserto: questa è The Line, la città futuristica già in costruzione pensata dal principe saudita Mohamed Bin Salman e presentata come un paradiso ecologico. Ma è davvero così? Uno studio pilublicato su Nature ne ha analizzato pro e contro, e le conclusioni non sono affatto positive.  LE PROMESSE. Nel video di presentazione del progetto, Neom (l'azienda promotrice presieduta dal principe) parla di The Line come di una città autosostenibile, a zero emissioni di CO2, nella quale i suoi nove milioni di abitanti potranno raggiungere tutti i servizi essenziali in soli cinque minuti a piedi e i treni automatizzati ne uniranno i due estremi in appena 20 minuti. CERCHIO O LINEA? Secondo quanto afferma lo studio di Nature, q

RDC ovvero il Reddito Di Cittadinanza siamo nella Repubblica delle banane!!!!!

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  Chiaro che il Reddito di Cittadinanza abbia creato e lasciato vari problemi, ma ora prima di aprire nuovi scontri politici o varare altre commissioni d’inchiesta occupiamoci delle persone, quelle che necessitano del sostegno dei comuni perché in stato di bisogno. Personalmente sono stato sempre contro il RDC per il semplice fatto che fiutavo la miriade di persone che non solo se ne approfittavano per rimanere seduti sul divano di casa, ma addirittura, usufruivano del reddito per poi lavorare a nero doppiamente stato beffato è questo solo Conte non lo vedeva infatti guarda caso le proteste sono solo al sud città come Napoli e Palermo dove il reddito di cittadinanza non solo aveva la percentuale maggiore dei percettori ma ala percentuale maggiore di fraudolenti e miserabili che percepivano la misura per fare altro ed ancora altro, il M5S usava questa misura specialmente al sud, dove alle scorse elezioni hanno preso più voti, proprio perché usavano la misura come "mancia" ele