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Visualizzazione dei post da dicembre, 2021

Le parole chiave su cui costruiremo il nuovo anno 2022 🎊🎁🥳

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  Nel 2022 ci saranno molte parole chiave per capire che anno andremmo ad affrontare. - Growth (crescita). La parola chiave del 2022 è growth, crescita, se non cresciamo, in un mondo che va veloce, siamo fuori. La chiave della vita è progredire, non rimanere stabili. Altrimenti la vita diventa noiosa, parola di Marshall Goldsmith. - Sostenibilità. Una parola nata nel 1940, oggi sulla bocca di tutti. Introdotto nel corso della prima conferenza Onu sull’ambiente nel 1972, il concetto si è evoluto negli anni. Oggi sulle scelte di sostenibilità si gioca la credibilità di governi, istituzioni, e aziende. Il requisito indispensabile perché la nostra economia vada avanti senza esaurire le risorse mondiali. - Tech. Anche se nella sua eccezione originaria la parola tecnologia ha un significato molto ampio (dal greco technè, abilità, e loghia, discorso, spiegazione). Negli ultimi tempi è riferita alle “nuove” tecnologie: intelligenza artificiale, Iot, big data. E intanto il suffisso tech spopola

Le Disuguaglianze Dati

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 Nel discorso pubblico dominante prevalgono due affermazioni: 1) le disuguaglianze rappresentano un freno alla crescita economica ed è quindi necessario ridurle per favorirla. In questo caso lo slogan più comune è ‘meno disuguaglianze per una crescita più forte’; 2) la crescita economi- ca favorisce la diminuzione delle disuguaglianze ed è quindi necessario sostenerla per attenuarle. In questo secondo caso lo slogan che va per la maggiore è ‘più crescita per ridurre le disuguaglianze’. Queste due affermazioni – la prima di matrice neo-keynesiana, la seconda di matrice neo-liberista, entrambe difficilmente realizzabili nell’attuale configurazione sociale – ribaltano i rapporti tra causa ed effetto, mistificano il sistema dei rapporti sociali di produzione e di potere, legittimano il modello neo-liberista di dominio sociale basato proprio sulla crescita strutturale delle disuguaglianze. L’attuale fase di globalizzazione del capitale si fonda sull’allargamento e sull’acutizzazione delle d

La speranza del Natale 🎄

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 Colgo l’occasione di fare un sincero augurio di Natale e Santo Stefano a tutti gli italiani, che in questi anni hanno subito restrizioni, paure, moralmente distrutti, che siano feste natalizie all’insegna della vera tradizione italiana: la famiglia. Colei che ci avvolge, colei che ci protegge, colei che ci direziona la via giusta, colei che ci fa vivere con i sani principi, insomma il vero Natale si passa in famiglia ovviamente rispettando le misure covid, sopratutto se in casa ci sono persone fragili e anziani, a quest’ultimi va il mio pensiero speciale, il covid ha messo a dura prova la terza età distruggendola, decimata da questo virus che non da scampo, a loro va il mio pensiero in queste feste a loro, faro della nostra vita, il mio sincero augurio di buone feste. Un Natale pieno di sentimenti, pieno di rancore, ma anche pieno di felicità, come dice il Papà Francesco bisogna metterci nelle mani di Dio, bisogna avere sempre più fede, la fede ci accompagna verso la soluzione. In que

Ci sono Forum da seguire con molta attenzione ⚠️ ForumDD Fabrizio Barca

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 Nel panorama politico italiano il Forum Disuguaglianze e Diversità è un animale strano, cosi lo definisce il suo promotore Fabrizio Barca, che attraverso il suo libro spiega le varie soluzioni alla pandemia, ma non solo, anche alla publica amministrazione, e soluzioni per le disuguaglianze sociali, ponendo degli interrogativi non solo opportuni esaminando bene la situazione, ma mette in guardi da eventuali catastrofi in termini politici ed economici, ne sono parte otto organizzazioni di cittadinanza attiva e circa cento ricercatori che agiscono politicamente come “cani sciolti”. Il primo dato che balza agli occhi è l’insediamento sociale espresso dalle organizzazioni che compongono il ForumDD. L’organizzazione tuttavia è agile, promuove campagne, avanza proposte di policy, si autofinanzia, e più di ogni altra cosa ha un messaggio-forza che è quello di contrastare le disuguaglianze, una lettura condivisa dell’attualità e una robusta piattaforma programmatica. Nel tessuto immediatamente

Manovra di bilancio

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 Cartelle, nel 2022 sei mesi per pagare, ma il nodo Bonus blocca la manovra, ad annunciarlo il ministro dell’economia Massimo Franco, il testo fermo in commissione al Senato, manco a dirlo, ancora da definire le coperture per gli incentivi alle ristrutturazioni, le votazioni sono rinviate a domani, ma personalmente penso che verrano slittate ancora, sprint per approvare in aula mercoledì 22 dicembre. Cade l’ipotesi della rottamazione quater. Le misure sono 4: -1 le cartelle. Il compromesso che si profila riguarda quelle che arriveranno nel 2022 ci saranno 180 giorni di tempo per pagarle, per quelle vecchie, niente rottamazione. -2 il Superbonus. È il capitolo più caro ai 5stelle ma anche il più costoso per reperire le coperture, ma anche per i conti publici, si arriva al mezzo miliardo nel 2026, sarà necessario tagliare qualche richiesta. -3 Ape sociale. Il requisito dei contributi maturati per accedere all’Ape scenderà per gli edili da 36 a 30 anni, più difficile ampliare anche ai lav

Transizione energetica

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 Il campo si restringe Cingolani vuole bloccare lo shopping dei terreni agricoli per piazzare pannelli solari, ma il settore resta il far west delle lobby. Arginare l’acquisto oppure l’affitto dei terreni agricoli da parte di piccole o grandi, sconosciute o conosciute aziende energetiche che vogliono realizzare i più estesi parchi fotovoltaici d’Europa nelle aree interne del paese, rimane un’impresa difficile. In più coloro che vogliono trasformarsi da agricolo in produttore di energia solare, non solo tolgono spazio alla coltivazione in generale, ma la sua trasformazione rimane un rebus burocratico. Queste sono le promesse gli impegni del ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani, senza una pianificazione sono le storie di imprenditori agricoli trasformatosi in produttori di energia che si trovano aree autorizzate con dei limiti. Nel piano di resilienza di 4 miliardi di euro di incentivi per le rinnovabili, non daremmo, commenta Cingolani, aiuti ad aziende agricole che vo

Presidente della Repubblica Italiana, mentre il covid 19 incombe!!!!!!

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 Voglia di presidenzialismo, partecipazione politica e sociale dimezzata, democrazia in sospeso, questo è il ritratto del paese nel rapporto 2021 sugli italiani, mentre la pandemia continua nel suo stato d’emergenza, incombe sempre più il covid, con dati in aumento con misure in proporzione al contagio tra le regioni, la stretta di capodanno è inevitabile alcune regioni, Campania in testa, si ritrova ad obbligare a stare chiusi i locali per il cenone del 31 con successiva festa di Capodanno, tar musica è festoni, ma il covid sta buttando giù l’ultima speranza tra i ristoratori e proprietari di locali. Lo spettro di 50 mila contagi entro 10 giorni fa paura, il 23 cabina di regia per decidere lo stop a eventi publici e allargamento del Pass, negli ospedali reparti e terapie intensive verso i 10 mila posti occupati e il superamento delle soglie di sicurezza. In Europa non va meglio, anzi, in Olanda il lockdown, Virologo Usa “svolta dai farmaci anti-covid”. In tutto questo scenario di ince

UEFA 🆚 UEFA

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 Nella babele delle sottigliezze, quel che è curioso è che i legislatori del linguaggio non sono mai d’accordo fra loro, e per di più cambiano spesso opinione. Sicchè sulla neolingua inclusiva, ipercorretta, non discriminatoria, si scatena una guerra di tutti contro tutti, in un crescendo di sofismi, sottigliezze, bizzarrie, preziosità di ogni tipo. Se esistesse un Molière, non resisterebbe alla tentazione di scrivere “L’esercito prècieuses ridiscuteste”, anche se non siamo certi che gli permetterebbero di portare la commedia in scena. Ma la commedia in scena la portata la UEFA che con i sorteggi crea panico, ed una furia di critiche, con la scusa di uno sbaglio di algoritmo, oramai si sono imparati questa parola è la infilano come alibi perfetto, facendo cadere il primo sorteggio per poi farne un’altra corretto, questo sta diventando sempre più un fattore competitivo negativo al suo stesso interno, la UEFA non funziona è allo sbaraglio, in più pone veti di cambiamento, quelle famose r

Giuseppe Conte i “conti” non tornano

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 Un terzo dei parlamentari in meno per M5S alle prossime elezioni, questa non è fantascienza, ma una semplice constatazione dei fatti che va aldilà delle impressioni o campagne elettorale dove si enfatizzano le chiacchiere, e su in soldi gli uscenti si dividono: tra i generosi (vogliono comprarsi il seggio) e i frugali, personalmente scegliere non saprei, ma non era la natura inalziate del movimento, visto la loro base, visto la loro nascita, avere una situazione del genere è una sconfitta già prima di avviare una campagna elettorale, per giunta i frugali, nel loro insieme sono anche peggio, visto che non saranno rieletti e non restituiscono più, un autentico smacco alla base grillina, ma personalmente sostenevo da tempo che il movimento cinque stelle si era snaturato, era diventato establishment, è sistema, basti pensare che prima il finanziamento pubblico ai partiti era una battaglia ora invece è concretamente ammesso con il 2* mille, prima il conflitto d’interessi era una battaglia,

Il Gioco “Il Quirinale”

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 Ci sono giornali che l’evento della corsa alla presidenza del Quirinale la soprannomina ad un Game, come fa L’Espresso che con il titolo “Quirinale Game” porta un titolone in evidenza, una questione aperta, mai come adesso, ci sono dei partiti, con le loro grandi e piccole manovre, e poi ci sono loro: transfughi, voltagabbana, delusi, ma l’ago della bilancia la fanno quei partiti di mezzo il cosiddetto centro, per dirne una i responsabili, i 111 parlamentari, anche qualcosa di più, del gruppo misto, cosi denominato, lì c’è la candidatura, lì c’è il nome del prossimo presidente della repubblica italiana, sono loro che decideranno e proveranno a mettere a subbuglio la corsa, Renzi dal canto suo si guarda bene ad non briccicare nomi, se ne starà in disparte, ma quando la corsa entrerà nel vivo, lui sarà presente. La Meloni nella sua posizione di opposizione al governo Draghi, lancia Berlusconi che ammicca i M5S, poi c’è Draghi che cambierebbe posto ma manterrebbe il controllo di Chigi co

Vaccini 💉 Covid 😷

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 Parliamo di Covid la pandemia che ci sta attanagliando in questo momento storico, tra milioni di vittime e altrettanto di contagiati il mondo sta fronteggiando un male invisibile, ci riuscirà o non, il governo deve affrontare la questione non solo con i rimedi opportuni ma cercando anche di non far evidenziare ancora di più le disuguaglianze sociali, ma anche di sviluppo. I medici vengono percepiti come promotori delle medicine prodotte dalle imprese che sponsorizzano le loro attività, non necessariamente quelle indispensabili; gli scienziati come impegnati a minimizzare gli effetti dell’inquinamento di chi finanzia i loro laboratori; gli economisti come paladini degli interessi della banche che versano loro laute parcelle; persino i giornalisti, se non sono visti come promotori degli interessi di proprietari e inserzionisti, sono comunque accusati di ignorare ciò che preoccupa le persone; come il governo viene giudicato per le sue manovre ma fanno profitti personali cona amici degli

l’esercito degli offesi

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 Oggi, però, il politicamente corretto non è soltanto l’ideologia con cui l’establishment legittima se stesso, la cappa che grava su qualsiasi pensiero difforme. Decenni di politicamente corretto hanno contribuito anche a cambiare le persone, rendendole ipersensibili, permalose, sempre più propense a pensarsi nel paradigma della vittima, si è proprio cosi, il vittimismo dei partiti sono stati il male assoluto della politica italiana, il M5S è stato l’artefice del vittimismo, in campagna elettorale carnefice e vittima nello stesso tempo secondo la piazza che si andava a prendere, a forza di vietare l’uso di decine di parole un quanto offensive, la gente si sente autorizzata a offendersi per qualsiasi parola sgradita, e a indignarsi per qualsiasi pensiero non conforme. Insomma in parole povere, per dargli un titolo diremo l’esercito degli offesi. La cappa non è più solo opprimente: per molti diventa la serra che protegge le piantine dalle intemperie. Il paradigma della vittima, piantina

Genesi dell’establishment progressista.

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 Sentiamo ma vediamo con i nostri occhi alla Genesi dell’establishment progressista. C’è stato un tempo, grosso modo fino alla fine del secolo scorso, in cui il politicamente corretto è stato soprattutto l’ideologia del mondo progressista di cui faceva parte il partito democratico, appunto, in modo in cui una sinistra che aveva perso la sua base sociale e i propri riferimenti ideali provava a ritrovare la sua strada, questa è la fotografia di questo momento. Un percorso che la porterà a diventare sempre più la paladine dei diritti civili, cosa che non è riuscita ad andare in porto per mezzo di una votazione al buio come si suol dire, e la rappresentante dei “ceti medi riflessivi”, istruiti e urbanizzati, con tanti saluti alla stagione dei diritti sociali e al mito della classe operaia. In questo secolo non è più così: il politicamente corretto, come insieme di principi e di coisci linguistici, è stato pienamente adottato dall’establishment, di cui è diventato l’ideologia fondamentale.