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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

L’allarme di Natalia Ginzburg quando le parole contano.

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 Solo Natalia Ginzburg, giornalista, che dalle colonne della Stampa prima e dell’Unità poi, avverte del pericolo, con due bellissimi articoli che denunciano l’ipocrisia, e la sopraffazione verso il comune sentire dei ceti popolari, implicite nella pretesa di imporci come dobbiamo parlare e pensare. L’ipocrisia, innanzitutto. Oltre nel trovarlo e leggerlo consiglio dio meditare sulla importanza del concetto che questi articoli propongono, e poi, insieme all’ipocrisia, lo spregio per il modo di parlare e di pensare della gente comune, di chi non fa parte dell’élite che governa il discorso pubblico. “Nella nostra società attuale stato decretato l’ostracismo alla parola cieco e si dice invece non vedente, è stato decentrato l’ostracismo alla parola sordo e si dice non udente. La parola non vedente e non udente sono state coniate con l’idea che in questo modo i cechi e i sordi saranno più rispettati. La nostra società non offre ai ciechi e ai sordi nessuna specie di solidarietà o di sostegn

La censura, il reato di plagio. La nascita del politicamente corretto

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 C’è stato un tempo in cui la censura era di destra e la libertà di espressione di sinistra. Era logico, perchè la cultura dominante era conservatrice, autoritaria, e un po’ bigotta. I film di Pasolini erano considerati pornografia, e un letterato come Aldo Braibanti poteva essere condannato e imprigionato per plagio, mentre il ragazzo da lui “plagiato” poteva venir rinchiuso in manicomio e sottoposto a elettroshock. Era anche il tempo in cui, per gli omosessuali, uscire allo scoperto richiedeva coraggio, molto coraggio, un coraggio, appunto, che ebbero in pochi: Pier Paolo Pasolini, Paolo Poli, Angelo Pezzana, e non molti altri. In quel tempo, che si prolunga fin verso la metà degli anni settanta, la sinistra ufficiale è ancora guardinga,  ma l’intellighenzia progressista, anche sotto la spinta del sessantotto, della cultura hippy, del femminismo, si schiera risolutamente dalla parte della libertà di espressione in tutti i campi: cinema, cultura, arte, teatro, stampa, vita privata. I

Radio Leopolda 11 Matteo Renzi On AIR

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 ON AIR la Leopolda 11 o meglio Radio Leopolda 11 è finita, 3 giorni di scuola politica, un vero laboratorio di idee, avvolte le parole sono superflue per definire una organizzazione così! Nell’emisfero politico della camera e senato dicono che Renzi è “morto” politicamente parlando, riferendosi la poca percentuale nei sondaggi, ma la politica non è solo sondaggi, la politica quella vera, è decisionale, coraggiosa, responsabile, studiosa, ma anche meritevole, quando si aprono i cancelli della Leopolda, per ben 11 volte scopriamo le code di persone perbene, che voglio contribuire nei tavoli tematici, prendiamo il Family Act questo è l’esempio di come può nascere una riforma importante dai tavoli tematici della Leopolda, questo e l’ultimo in ordine cronologico, ma possiamo fare altre ì esempio concreti. Ma come spiegare, specie a chi non vuole ascoltare, le emozioni vedendo la stazione della Leopolda così colma di speranza e passione? Ovviamente rispettando tutte le norme covid, la spieg

Stato Islamico 🆚 Talebani

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 Stato islamico contro i talebani , Jalalabad è sotto il controllo dell’Isis e cosi altre zone del paese, gli scontri fra bande armate possono portare a una nuova guerra civile, uno scenario possibile poter i frequenti scontri. I talebani, come in un film, continuano a tuonare con voce tra i walkie-talkie tra esplosioni ed uccisioni, non fa nemmeno più notizia per quanta frequenza questa situazione va avanti, attacchi ed esplosioni continue, ma nessuno fiata, soprattutto il governo anche se il paese vive un miglioramento della sicurezza da quando i Talebani hanno preso il controllo, ma non è tutto!!! Anzi le cose stanno peggiorando specialmente a Jalalabad, che vive nella tensione come se nulla fosse cambiato rispetto agli anni della guerra, è lo stato islamico Khorasan (Isk) affiliato del gruppo Stato islamico nel paese, a rivendicare gli attacchi che costantemente colpiscono i assoldati del nuovo regime. I Talebani cercano di minimizzare, dicendo che non ci sono problemi, infatti la

Jair Bolsonaro 🤮

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 Se il peggio di Bolsonaro non c’è fine perchè il Brasile lo ama? Una domanda lecita e legittimamente ipocrita se costui presidente del Brasile, gode di cattiva stampa, pregiudizi? In parte. Giustificati? Sicuro. Quando fu eletto, se ci ricordiamo bene, si penso al peggio, tre anni dopo quel pensiero è peggio di come si era pensato. La sua collana di perle supera l’immaginabile. Machismo, razzismo, militarismo, omofobia sono le più note grevi. Insomma un po’ ci crede, un po’ coltiva il suo elettorato, ma c’è di peggio: la più grave è il Covid, la pandemia, il virus, oltre 600mila morti, e lui? Negazionista “un raffreddorino” si proprio un raffreddore che fa una carneficina, mai visto con la mascherina, fino alla svolta: parziale, tardiva, ipocrita, è vero che molti altri hanno fatto male contro la pandemia, ma la rabbia ribolle, si capisce che il Senato voglia incriminarlo per lesa umanità, la seconda perla è l’Amazzonia “é nostra” dice, dunque? Non che prima fosse tutelata, la devasta

Scuola Di Borsa “e di borseggio”

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 Il segreto più grande per guadagnare in Borsa? Investire seriamente e non lasciarsi influenzare dai su e giù di un titolo o fondo che sia!  Verso l’inizio degli anni 90, per la prima volta sono stato invitato a camminare sui carboni ardenti. Volevo capire dal vivo se c’era un trucco e perchè mai migliaia di persone nel mondo frequentavano simili corsi  “motivazionali” che si concludevano con questa prova. Se vuoi guadagnare dai tuoi investimenti borsistici, più te ne disinteressi meglio è, altrimenti si prendono decisioni sbagliate, guidate quasi sempre dall’ emotività, e ci si scotta. Ci sono diverse cose che possiamo fare come investitori e fra queste prima di tutto non prenderci rischi che non possiamo sopportare, un po’ come la vita non prendere impegni che non puoi mantenere, non fare il passo più lungo della gambe, sono tutti modi di dire che ci fanno riflettere prima di mettere denaro Sun un titolo o fondo che sia, andando su questa rotta troviamo due domande: la prima come neu

PD Partito Democratico

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 In Europa le sinistre di governo parlando di lavoro, ambiente e disuguaglianze. Una nuova identità: la transizione giusta, mentre in Italia il PD è al bivio, nel resto di Europa si trattano argomenti sensibili, veritieri, importanti, il partito democratico cade nella denigrazione dell’avversario politico, caso Renzi, è si attacca al populismo, forse si è riservata l’ultima chance quella di portare Draghi al Quirinale ma per tornare alla normalità democratica ci vuole molto di piùà ma sopratutto senza nessun conflitto interno neanche con gli alleati. Purtroppo siamo nella “stagione dei conflitti tristi” la definizione giusta che fa un giornalista di rilievo come Aldo Bonomi del sole 24 ore e il pensiero va subito agli sciagurati che hanno sfilato travestiti da deportati nei campi dì concentramento nazisti per protestare contro il green pass, semplicemente disgustosi, oppure quell’altro che ha messo le seggiolone in Piazza Del Popolo per aspettare il Papà e Biden presidente degli Stati

Matteo Renzi

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 Mentre ci siamo dentro, l’educazione al rispetto dell’ambiente passa dal digitale, non quello dello smartphone, ma una sorta di “internet incarnato”, dove noi stessi siamo i contenuti e abbiamo interazioni più che rateali, la domanda ci sorge spontanea: Saremo in grado di sederci come un ologramma sul divano di un’amica, anche se saremo i distanti? Di certo ci metteremo tempo per capirlo questo e certo. Ma intanto dopo il G20 e il Cop26 dove, manco a dirlo, la regina è Greta Thunberg, in Italia dopo, appunto il G20, si apre una pagina bruttissima, il senatore Matteo Renzi che è indagato dalla magistratura per il caso Open si vede publicato o meglio sbattuto in prima pagina del Fatto Quotidiano, manco a dirlo da Marco Travaglio il giustizialista, l’estratto conto del conto corrente bancario di Renzi, sì avete capito bene l’estratto conto, e non la denuncia dei redditi come altri giornalisti vogliono far apparire per giustificare la situazione no l’estratto conto, scusate la ripetizione

Libia 🇱🇾

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 Dalla guerra civile alle elezioni, conto alla rovescia in Libia. La Libia è il nostro vicino di casa a sud. Oltre il mare: la stabilità nel paese è per noi un fattore di grande importanza. Sono passati dieci anni, la questione libica diventa sempre più importante, dieci anni da quando in Libia il colonnello Muhammar Gheddafi è stato ucciso dalle bande di ribelli che gli davano la caccia, con la collaborazione volenterosa degli a aerei americani e francesi, e il paese è ancora in cerca di un suo futuro, la speranza molto forte di allora, l’idea che senza l’ex dittatore la Libia sarebbe diventata un posto migliore, oggi strappa una risata amare, nonostante tutti gli aiuti dei paesi europei, ma anche degli aiuti umanitari con l’esercito in missioni di pace e salvaguardia del territorio e civiltà. Insomma le cose non sono andate per niente bene. Tra il 2011 e oggi abbiamo visto di tutto, una grande scissione in due del paese e anche un’intestazione dello stato islamico, ricordiamo sempre

Stime “Stagflazione”

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 Prezzi alle stelle e rialzo dei tassi ecco perché la stagflazione fa paura. La temuta combinazione tra inflazione alta e crescita bassa per ora non è alle vista. Ma se i costi di energia e materie prime continuano ad aumentare, se si verifica un boom dei consumi e i salari crescono, allora rischia di materializzarsi. I colli di bottiglia, ad esempio, nella catena di approvvigionamento delle aziende stanno avendo un effetto negativo sulla crescita e stanno contribuendo all’aumento dei prezzi. Un aumento cospicuo e prolungato dell’inflazione constrigerebbe le banche centrali ad alzare i tassi e tagliare i stimoli, misure che finirebbero per danneggiare la crescita economica. In numeri cosi ci capiamo meglio: +5,9 il PIL mondiale secondo FMI a fine 2021 il PIL mondiale crescerà, appunto del 5,9% e nel 2022 del 4,2%. L’inflazione FMI prevede un picco d’inflazione al 3,6% poi scenderà intorno al 2%. Francia, Grecia, Germania a settembre sono sotto di noi come costo dell’energia, noi siamo

G20, Cop26 🌏

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 Il viaggio da Roma a Glasgow misura 1.966 chilometri, i leader del G20, che si è chiuso ieri nella capitale, li hanno percorsi in aerei altamente inquinanti per aprire oggi, in Scozia, la conferenza dll’Onu sul clima Cop26. Non è stato un viaggio sereno. I grandi portano in dote impegni sulla riduzione delle emissioni inquinanti che molti considerano troppo generici. La presidenza italiana del G20 ha dovuto, su alcuni punti del comunicato finale, mitigare le proprie ambizioni che erano ancorate agli obbiettivi definiti del G7. Più si allarga la platea dei paesi coinvolti, è più di abbassa il loro reddito, più la definizione di traguardi, ambiziosi diverta difficile. Draghi con il presente summit di Roma capitale G20, sottolinea giustamente il successo di aver comunque tenuto insieme e sulla giusta strada un gregge tanto eterogeneo, Johnson che presiederà il vertice di Glasgow, mette le mani avanti enfatizzando le difficoltà di questo compromesso, che restano comunque da superare, inso