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Visualizzazione dei post da settembre, 2022

Tra riflessioni personali e Terzo Polo

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  Ovviamente, le attenzioni di tutti voi sono sulle  questioni politiche , come è giusto che sia. Provo a sintetizzare i miei pensieri nel modo più rapido possibile. 1.   Meloni ha vinto . Deve ringraziare i suoi elettori, la sua tenacia, la sua coalizione  e soprattutto Enrico Letta , sul cui disastro non insisto. Dico solo che -  se Letta non avesse scientificamente sbagliato tutto negli ultimi due mesi  -  oggi Meloni non avrebbe la maggioranza assoluta . Se Letta non si fosse impegnato così tanto, oggi la Meloni non avrebbe i numeri assoluti. 2.   La destra italiana non è fascista . Va respinta questa narrazione, non c’è alcun rischio democratico nel nostro Paese.  N on c’è alcun rischio per la democrazia con Meloni premier . E lo dice chi si sta attrezzando per fare opposizione, dura ma civile. 3.   Ci sono  ragazzi che chiedono di far cadere subito il governo Meloni, capisco che è diventata una specialità, ma prima di buttare giù il Governo bisogna che almeno lo facciano!  4.   C

Il Dopo Voto.

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Il nuovo Parlamento Italiano  Camera dei deputati  Senato della Repubblica  Questi sono i risultati delle urne, che ci consegna una Italia sovranista di destra uno scenario anticipato ma analizzando il dato ci si può riflettere sulla questione democrazia diretta, ma non solo, i risultati ci dicono il vincitore lo sconfitto ma anche spiragli di altre forze che possono emergere oppure portare in parlamento istanze che possono essere determinanti per l'azione politica e governativa. Ed allora parto nel dire che questo blog Politica Alternativa pone questioni e idee al nuovo governo, domande, ma, ma soprattutto efficienti su temi che sono essenziali per la prossima legislatura, sia in politica economica che quella estera, chiediamo al nuovo governo che posizione politica si accinge ad avere in Europa? Qual è la politica Occidentale da fare? Accelerare sulle rinnovabili è una missione importante ma anche sulla burocrazia della istallazione, accelerare

Prima analisi del voto vince il centrodestra con la Meloni in testa.

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 Allora le urne sono chiuse Las Meloni vince e si prende l'Italia la percentuale si aggira intorno al 26% tracollano la lega che prende intorno al 8,8% e Forza Italia si Martine intorno al'8% maggioranza in entrambe le camere sia Senato che Camera. Ma bisogna certificare il partito dell'astensione infatti vota solo il 64% degli elettori l'affluenza più bassa di sempre, è qui potremo aprire dibattiti, discussioni, in merito ma ilm dato parla chiaro c'è una grossa fetta che non si fida della politica odierna, non viene né rappresentata, visto anche la legge elettorale, ma manco dare fiducia al partito che rappresenta, una disaffezione alla politica grave da mandare giù che il nuovo governo a trazione di centrodestra deve tenere assolutamente conto. Poi abbiamo il tracollo anche del Pd che con Letta in pompa magna negli ultimi giorni convinto di un recupero si attesta al 19% un dato molto al di sotto delle aspettative, ma anche di un partito che stava al governo come s

Tra PNRR, Europa, Occidente, c'è l'incognita voto, quale sarà il futuro dell'Italia?

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 Siamo al 25 settembre 2022 tempo di elezioni politiche, che assumano un avelleva molto importante anche per lo scenario storico che stiamo vivendo con una Europa da rinforzare ed un sistema Occidentale da mettere apposto, una pandemia agli sgoccioli, un conflitto interminabile, una geopolitica da sistemare, una recessione da sventare o per lo meno contrastarla, questi sono gli scenari che in questa campagna elettorale, secondo me la più importante di quello che abbiamo passato, che si fa molto seria. L'Italia al bivio tra Europa e Populisti che quest'ultimi tra riforme o meglio mancette politiche si fanno largo nello scenario politico imminente. Ma sono anche le prime elezioni dopo il taglio dei parlamentari, fondamentale il sud ma l'ago della bilancia oltre al partito degli indecisi che stimato al 40% dagli ultimi sondaggi, i sondaggisti prevedono una affluenza del 65% poiché il maltempo potrebbe dare una mano all'affluenza, ma non solo sarà importante vedere il Terzo

👉Misa, la tragedia nelle Marche.

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 Disastro Marche, un disastro preannunciato visto anche i tempi della burocrazia che attanaglia questo paese e della sovrintendenza che blocca con il suo veto le opere da fare per sventare questo dramma, si un dramma, non è una parola a caso, perché si parla di 11 morti e non si trova il piccolo Mattia che è ancora disperso, siamo in questa situazione anche perché ci sono troppi No populisti, proteggere il clima per battere i populismi non è uno slogan visto la catastrofe ma un imperativo, e non mi dite che faccio demagogia oppure prendo la catastrofe per trasformala in propaganda è no!!! faccio questo per tirare le somme di cosa è stato fatto per evitare questo, quale tipo di prevenzione e quale tipo di misura messa in campo oppure che e stata bloccata. Ad una settimana dal voto politico le bombe d'acqua sulla Marche ci ricordano che la protezione dell'ambiente è la più urgente e necessaria, aggiungo che non lo scopriamo di certo con la situazione avvenuta nelle Marche, ma è g

👉Tra riflessioni e dati di fatto, mentre il voto 🗳 arriva vertiginosamente ai titoli di coda ✔️

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 Riflessione del caso: La capillare diffusione del fotovoltaico è sempre più fondamentale, eppure il GSE ha tempi biblici medi di sei mesi solo per mandare una mail di accettazione della richiesta di collegamento del nuovo impianto alla sua rete. A sua volta l’Agenzia delle Entrate continua ad affermare che per poter fruire del superbonus sulle nuove installazioni agevolate bisogna aspettare questa mail di risposta. Quanto bisogna aspettare ancora perché chi di dovere verifichi de queste tempistiche bibliche del GSE sono frutto di una incapacità organizzativa imbarazzante da eliminare o sono giustificate e, in questo secondo caso, suggerisca all’Agenzia delle Entrate di accontentarsi in via interpretativa dell’invio della richiesta di collegamento al GSE, fermo restando che poi il collegamento, con i tempi del GSE, deve concretamente avvenire? Non è una cosa difficile, eppure sono due anni che si va avanti senza risolverla. Questo argomento è fondamentale in questo periodo storico per

👉Inflazione e Transizione ma intanto c'è la campagna elettorale 🗳

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  Non appare molto chiaro come la BCE intenda contrastare con efficacia una inflazione che non deriva da politiche monetarie espansive con politiche monetarie restrittive Il rischio di non incidere sulla riduzione dei prezzi, ma in compenso incidere eccome sulla contrazione di consumi e investimenti, è a dir poco significativo. Dovremmo avere l’autorità economica e politica che vara provvedimenti per correggere meccanismi di determinazione del prezzo dell’energia elettrica che consentono evidenti speculazioni e distorsioni, ci ritroviamo invece l’autorità monetaria che alza il costo dei prestiti e dei mutui. L'inflazione in questa fase è legata ai prezzi di materie prime e energie che si pagano in dollari. La decisione di alzare i tassi serve a difendere l'euro che si è molto svalutato e per questa via può contrastare il fenomeno. I problemi semmai sono  due: 1. Risposta tardiva, gli americani come sempre si sono mossi per tempo e noi arriviamo quando loro hanno conseguito i pr

👉Verso il Voto 🗳

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  Non sono d’accordo con chi dice che oggi il quadro politico è ulteriormente peggiorato. Tra i 10 e i 5 anni fa, i partiti che chiedevano l’uscita dall’euro e ponevano in discussione la collocazione politica euro-atlantica dell’Italia sommavano anche più del 50% delle simpatie e delle preferenze degli elettori. Oggi, i partiti che fanno queste affermazioni assommano, a esagerare, il 5%, mentre i rivoluzionari di ieri fanno a gara a chi è più istituzionale e responsabile. Questo è un fatto oggettivamente migliorativo del quadro politico. Resta ovviamente la peculiarità tutta italiana di come una parte importante degli elettori sia disponibile a dare credibilità a cambiamenti così significativi di linea politica anche quando non sono frutto di congressi sofferti e di ricambi altrettanto radicali nei vertici di partito che segnano la “svolta politica”, ma stiamo del resto parlando sempre di quel 50-55% che tra il 2012 e il 2016 si esaltava per quelli che volevano portarci fuori dall’euro