Silvio Berlusconi

Oggi siamo qui no per beatificazione di un personaggio indiscusso e discusso pubblico, ma per ammirare la sua progressione di vita, chi vi scrive da questo blog non è mai stato suo sostenitore e votante, premettendo questo, credo di aver scelto di fare una riflessione ed analisi nonché omaggio ad un personaggio politico fortemente incondizionato e condizionato dalla bandiera italiana, colei che mette tutti d'accordo la amata patria, insomma Berlusconi è colui che raggiunge obbiettivi con capacità lavorativa e caparbietà, un uomo che ha insegnato che si può essere buoni e di successo, un imprenditore che esclamava " lavorate con me, non per me", non nutile ricordare quanto abbia rivoluzionato il costume italiano con Mediaset, appr ndo a una libertà di costume altrimenti negata dal bigottismo della Rai monopolista, nell'edilizia visionario di un compatto di edifici già modello di effettiva efficienza energetica è ambientalista, dell'urbanistica appunto si hanno i primi segnali di modernità è di quotidianità sociale, nel calcio dove è ed rimane il presidente più vincente in Italia e Europa con il suo Milan e chi vino parla è uno sfegatato Juventino, che ammira la.sua grandezza di gestione finanziaria e economica nonché la sua gestione nel brand Milanista nel mondo, il Milan era la sua creatura prefiletta pet mentalità spettacolarità ed efficacia imcarnava la sua mentalità preferita. Quanto alla politica Silvio Berlusconi, a cui non condivido alcune sue scelte, è stata il massimo, e ben più che politica, è stata la vottoria sul comunismo il suo "nemico' avverso, il diritto di ogniuno di noi a piu libertà e sicurezza, del piu lavoro e occupazione e la sua miatiade di imprese dimostrano un demogragico reale lavoro ed occupazione, di uno stato che ci deve considerare rispettabili e non più come un bancomat da spremere, indisciplinati da educare, o talentuosi da imbrigliare. Con i suoi slogan abbiamo visto, vissuto, ma anche costatato la sua dimensione di un uomo generoso, "Meno tasse" che non era un capriccio ma una richiesta legitima, la "libertà" il suo essere liberare, di migliorare la propria condizione di vita un diritto per tutti, e non più una pretesa di avidità riservata a pochi. È stata la casa come sacro baricentro della famiglia l, lui che era sia sacro che molto devoto alla famiglia, le imprese come luogo dove creare e condividere progetti di lavoro e di vita quotidiana. Non più in teatro di scontro tra classi sociali l'una contro l'altra, che avvolte si verificavano scontri armati la storia ci insegna, il lavoro come priorità concreta con cui realizzare desideri e ricercare la felicità, la felicità che contraddistingue Berlusconi per tutta la sua vita allegro e sempre con la battuta pronta un senso del umore ironoco ed autoironico allo stesso tempo ma mai banale, e, appunto, non uno slogan antagonista e vuoto come contenitore, da piazza comunista per intenderci, la difesa per le pensioni e per il risparmio come riconoscimento per gli sgorzi di una vita. C'è tanto di Berlusconi c'è tanto di suo, ovviamente non tutti i suoi sforzi sono stati intrapresi oppure effettivamente effettuati, ma imcarnava l'uomo innovatore, lui che voleva improntare il liberismo ma detto fra noi non c'è effettivamente riuscito, diciamo un sogno infranto ma sempre cavalcato in ogni sua forma, avversari si, nemici mai, sempre tutti italiani. "io sono l'uomo più imputato dell'universo" bè non condividendo alcune delle sue scelte, non posso negare quanta affermazione, la magistratura soprattutto quella della corrente democratica che fa riferimento ad oggi al PD ieri al PDS ed il PCI lo hanno massacrato di inchieste, non voglio entrare nel merito ma anche condizionare i pareri degli altri, sono garantista e guardo il casellato per quello che in effetti si scrive di reale, ma il momdo ed il modo giustizialista che appare gia dalla sua sesa in campo fino ad uma eclatante avviso di garanzia preso atto in alcuni impegni istituzionali labdicono lunga su il tipo di "cordone" messo dalla giustizia nei confronti di Berlusconi. Una persecuzione giudiziaria durante trent'anni circa 60 procedimenti e 3 mila udienze, con la maggior parte tutte assolte e prescritte, questo deve fare riflettere sia chi non la pensa come lui che il contrario su un potere quello giudiziario che fa politica attiva nel nostro paese. Ma ritorniamo su l'uomo colui che ebbe la fortuna di presiedere il famoso trattato di "Pratica di Mare"  che porto lustro al nostro paese.
Vi spiego l'importanza (vera) degli accordi di Pratica di Mare
La verità sugli accordi di Pratica di Mare sta nel mezzo: la dichiarazione non va esaltata, ma nemmeno ignorata. L’analisi del generale Carlo Jean
 La Dichiarazione di Roma, presa al Summit NATO e dalla Russia a Pratica di Mare il 28 maggio 2002 e denominata NATO-Russia Relations: A New Quality rappresenta l’evento culminante del processo di normalizzazione dei rapporti fra l’Alleanza Atlantica e Mosca.
Dopo di essa, le relazioni hanno continuato a peggiorare fino a trasformarsi oggi in aperta ostilità. Le speranze, in verità alquanto irrealistiche dell’entrata della Russia nella NATO o di un’Alleanza anti-cinese fra le due (riattivando il cd “triangolo di Kissinger”, come sperava Macron, per svincolare la sicurezza europea dalla presenza USA, e anche Trump, per avere il sostegno russo nel crescente contrasto fra gli USA e la Cina), sono scomparse da tempo. Il ventennio della pax americana e dell’egemonia dell’Occidente è terminato. Si sta determinando un nuovo bipolarismo. Da un lato, esso è più stabile del precedente, data la persistenza della globalizzazione economica e la sensibilità verso i Global Commons (clima, pandemie, ecc.). Da un altro lato è reso instabile dall’accelerato sviluppo tecnologico, sia economico che militare, dall’instabilità della dissuasione nucleare e dalla contrapposizione fra il “Sud Globale”, collegato con la Cina e con le istituzioni che ad essa fanno capo (SCO, BRICS, Banca Asiatica d’Investimento, ecc.), e quelle occidentali dominate da Washington.
LA CONTRAPPOSIZIONE SULL’IMPORTANZA DI PRATICA DI MARE
Sull’importanza e il significato della Dichiarazione di Roma/Pratica di Mare, si è accesa una contrapposizione, ricorrente nella politica italiana, sempre divisa fra “guelfi e ghibellini”, e caratterizzata dalla carenza di un’analisi storica, sempre necessaria per collocare un avvenimento nel suo contesto. Ciò porta a strumentalizzarlo a seconda delle convenienze della lotta politica interna. Taluni esaltano l’importanza della Dichiarazione. Altri sono invece portati addirittura a ignorarla. Come al solito la verità sta nel mezzo. Ma di certa si può annientare o meno ma esta comunque un trattato che l'Italia porta il nome e cognome Silvio Berlusconi che era lui a presiederlo io ci tengo lo a spiegarlo ma non a farvi una considerazione o congiuntura che ad oggi ed oggi sembra innoportuna, ma comunque resta un avvenimento dai più importanti per gli italiani e lo stesso Silvio. È la storia ci insegna che era il 28 maggio 2002 quando Silvio Berlusconi, durante il suo secondo mandato da presidente del Consiglio, organizzò a Pratica di Mare, vicino Roma, un vertice con i 19 rappresentanti della Nato dove fu invitato anche Vladimir Putin. Durante l'incontro venne firmata la carta conosciuta come Dichiarazione di Roma, che aprì le porte della Nato anche alla Russia. Oggi a distanza di 20 anni, i leader di Forza Italia rivendica "con orgoglio di aver dato all'Italia un ruolo da protagonista nella politica estera, in pieno accordo con i nostri alleati dell'Occidente, portando nel 2002 allo stesso tavolo George Bush e Vladimir Putin, gli Stati Uniti e la Federazione russa, per firmare il trattato che pose fine a più di cinquant'anni di guerra fredda" questi sono fatti di un uomo politico di Stato. Quindi un fatto significativo di un uomo italiani che crede nell'Occidente e nell'Europa nella sua pienezza e convinzioni un uomo che e nel partito popplare europeo e vhe crede nella alleanza atlantica nisogna riconoacerlo cosi tanto che anche i suoi avversari storici come Occhetto, Prodi, Rutelli, Veltroni, D'Alema gli riconoscono. Ora oggi sia in certa stampa che in alcune trasmissioni di approfondimento politico, nelle vignette a mio avviso fuori luogo e molto "stupide" si vede l'accanimento ad un personaggio politico influente nella nostra Italia ma solo per un giustizialismo mediatico che mi fa "schifo" non si fermano nemmeno davanti al cordoglio ed alla morte, qua non si beatifica nessuno ai raccontono i fatti si danno meriti e demeriti, ma nessuno puo togliere a Berlusconi di essere stato un personaggio politico che i libri di storia dedicheranno un capitolo intero sia per la.sua lunga vita politica il più longevo in termini di presenza, presidenti del consiglio per durata incarico, giorni effettivi, 3.291 dietro di lui caratura come Andreotti, De Gasperi, Moro, Fanfani, non riconoscere questo non solo si fa un torto alla persona Silvio ma si fa cattiva informazione come ieri sera ad ottoemezzo ma anche disonesta intellettuale ciò, appunto, che si è fatta ieri sera dalla conduttrice Lilly Gruber, ora che Travaglio prende i soldi da la7 per demonizzare un defunto mancandogli di rispetto verso l'uomo e la famiglia questo è osceno lo trovi disgustoso. Ora no voglio dilungarmi troppo ma Silvio Berlusconi rimane un personaggio significativo per la storia politica italiana, e rendere omaggio alla sua morte non solo è un atto dovuto ma si chiama rispetto istituzionale cioè che Mattarella nelle sue parole non solo sottolinea ma rimarca la vita politica di Berlusconi, Travaglio dovrebbe stare zitto difronte alle parole di Mattarella e cono lui anche la Gruber. Riposa in pace Silvio che la terra ti sia lieve. 



Commenti

Post popolari in questo blog

Strategie-Competenze-Crescita-Innovazione-Leadership-Capitale Umano.

Festa Della Repubblica Italiana 🇮🇹